Con il termine “fiducia” ci riferiamo ad un atteggiamento per cui si confida nelle altrui possibilità grazie ad una valutazione positiva di fatti, circostanze e relazioni, producendo un sentimento di sicurezza e tranquillità. Questa definizione sottolinea come per sviluppare fiducia sia necessaria una valutazione, è evidente che per operare una valutazione abbiamo bisogno di conoscenze ed informazioni!
In ambito psicologico spesso la difficoltà è proprio quella di fidarsi, vediamo allora di inquadrare chi è lo psicologo ed entro quali regole e confini opera.
Lo psicologo è un professionista, quindi si muove all’interno di un Albo professionale, per accedervi deve aver svolto e superato l’Esame di Stato ed essere così abilitato all’esercizio della professione, solo allora sarà possibile iscriversi al proprio Ordine regionale. Questo significa che per “fidarci” possiamo verificare online che il nostro psicologo sia regolarmente iscritto ad un Ordine Professionale degli Psicologi.
Gli psicologi iscritti all’ordine trovano una linea di condotta ed una coscienza comune nel Codice Deontologico. Esso definisce pubblicamente le regole di condotta che divengono norme giuridiche, la loro violazione comporta quindi delle sanzioni. Ma il codice non consiste solo in un elenco di regole, esso orienta e definisce l’identità dello psicologo.
All’interno del codice deontologico troviamo quindi una serie di articoli che riflettono quattro principali obiettivi: tutelare il cliente, tutelare i colleghi attraverso solidarietà e colleganza e tutelare il gruppo professionale attraverso decoro, dignità ed autonomia.
Di queste tre finalità quella che interessa più da vicino gli utenti è la prima, ossia la loro tutela tramite regole di correttezza professionale. Ciò riguarda sicuramente il segreto professionale nelle sue diverse sfaccettature, quindi cosa significa nella pratica il segreto professionale?
- Il rapporto tra psicologo e paziente/utente è per sua natura confidenziale!
- Lo psicologo non deve violare il segreto professionale nemmeno in relazione ad una testimonianza processuale, a meno che il paziente non dia il suo consenso.
- Un’eccezione è l’obbligo di referto e la deroga al segreto professionale per tutelare la salute del paziente o di terzi.
- In caso di collaborazioni con altri professionisti, come medici o avvocati, si presuppone che tale collaborazione esista con il consenso dell’utente ma lo psicologo deve operare in modo che le informazioni fornite siano strettamente legate al tipo di utilizzo previsto dal rapporto di collaborazione.
- Anche nel caso di comunicazioni scientifiche lo psicologo deve rispettare il diritto alla riservatezza dell’utente!
- Nel caso di appunti, comunicazioni, note, registrazioni di qualsiasi genere e forma lo psicologo deve attuare una serie di comportamenti e accortezze per tutelare la privacy del paziente.
- Altro aspetto importante e spesso fonte di preoccupazione riguarda l’impedimento per lo psicologo di attività professionale nei confronti di persone con cui ha intrattenuto o intrattiene relazioni significative, poiché l’attività può essere contaminata dalla familiarità!
- la regolamentazione relativa al consenso informato specifica come esso debba essere espresso in libertà ed avendo a disposizione le giuste informazioni.
Ciò che è importante è che una volta accomodanti di fronte lo psicologo il primo passo sia la firma del consenso informato! Questo perché lo psicologo è obbligato a fornire informazioni adeguate relative alla sua prestazione.
Altro passaggio fondamentale è la firma dell’utente dell’informativa sulla privacy: nel maggio 2018 è entrato in vigore il Regolamento Europeo 2016/679, conosciuto come GDPR General Data Protection Regulation. L’obiettivo è tutelare i diritti relativi al trattamento dei dati personali, quindi riguarda anche lo psicologo! Attraverso il principio di “responsabilizzazione” del professionista devono essere adottate adeguate misure di sicurezza dei dati. Vi sono poi nuove modalità nella stesura dell’informativa che deve essere adeguata, concisa, chiara e per iscritto. Essa dovrà quindi contenere l’oggetto del trattamento, le sue finalità e modalità, i diritti dell’interessato insieme ai dati del titolare del trattamento.
La figura dello psicologo a questo punto è meglio definita come quella di un professionista che si muove all’interno di regole e linee di condotta pubbliche e condivise. Risulta quindi più facile fidarsi perché sappiamo cosa aspettarci e conosciamo le regole fondamentali a cui lo psicologo deve fare riferimento!
BIBLIOGRAFIA
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Ordine Psicologi del Lazio. (25 maggio 2018). Deontologica news psicologi tutorial. Nuovo regolamento europeo sulla privacy. Le novità per gli psicologi a seguito dell’entrata in vigore del GDPR. Ordine Psicologi del Lazio.
Da https://www.ordinepsicologilazio.it/psicologi/nuovo-regolamento-europeo-sulla-privacy/
Treccani. Fiducia. Treccani vocabolario online. Da http://www.treccani.it/vocabolario/fiducia/